A spasso in Austria a bordo di auto d’epoca
6-10 Giugno 2013
Sulle strade
dell’Austria, tra ammirazione e invidia, il Registro Aurelia ha scorrazzato con
le sue Lancia. Il Registro Aurelia, nell’annuale gita di primavera, ha percorso
1000 km in tre giorni lungo le strade dell’Alto Adige, della Carinzia e della
Stiria fra valli incontaminate e villaggi agresti.
E se la
fortuna aiuta gli audaci, quest’anno il nostro ballerino clima deve aver
pensato che il Registro fosse molto coraggioso e lo ha graziato consentendo
alle vetture aperte di viaggiare en plein air.
Le adesioni
hanno raggiunto il massimo numero consentito tra soci in arrivo da tutta
Italia, dalla Svizzera, dal Belgio, dalla Germania e dall’Inghilterra.
Ventitré
vetture formidabili di cui tre B24 spider, diverse B24 convertibile, B50, B10,
B20 dalla II alla VI Serie e un speciale menzione per una splendida Flaminia
Sport Zagato 3C, comunque figlia più che legittima dell’Aurelia protagonista
del sodalizio.
Il 6 giugno
il gruppo si è ritrovato in hotel a Ortisei dove ha cenato di fronte al
maestoso paesaggio delle Dolomiti del SassoLungo, fra camosci e caprioli.
Il 7
mattina, il tour in carovana ha avuto inizio lungo la Val Pusteria passando da
Bressanone, Dobbiaco, San Candido, e superando il confine austriaco a Prato
alla Drava, fino ad arrivare al lago Weissensee.
Dopo pranzo,
appesantiti ma soddisfatti, gli “equipaggi” sono arrivati fino a Portschach
dove, questa volta senza vetture, si sono regalati una gita in battello sul
Worthersee al tramonto, per godere da una diversa prospettiva i panorami
nascosti lungo le anse del lago.
Sabato 8 è
stata raggiunta in autostrada la località di Piber, dove si trova il Centro
Ippico di allevamento e addestramento più importante dell’Austria per i Cavalli
Lipizziani, passando dai cavalli motore ai cavalli animali. Il gruppo è quindi
ripartito fino Glanz am der Weinstrasse, Gamlitz, al confine fra Austria e
Slovenia, fra valli, boschi, ruscelli e strade libere, con magnifici scorci
naturalistici di aziende agricole e vigneti a perdita d’occhio, con rientro su
strade secondarie, con discesa al piano fra tornanti, curve strette e gole nei
boschi.
A colazione
il 9 mattina fra i finali saluti anche la promessa di rivedersi presto per
scambi di vedute su modalità di manutenzione, restauro, e impressioni generali
sulle vetture, quelle vetture che, nonostante gli altri raduni incontrati
durante i 1000 km, sono state ammirate e hanno riscosso il più acclamato
consenso.
Articolo di
Daniela Monti